Ottobre 2017 : inaugurano  il Centro Arti e Scienze Golinelli a Bologna, e la  mostra IMPREVEDIBILE

data.tron [8K enhanced version], audiovisual installation, 2008-09 © Ryoji Ikeda photo by Liz Hingley

 

 

L'11 ottobre 2017 sarà inaugurato a Bologna il Centro Arti e Scienze Golinelli, un nuovo spazio di 700 metri quadrati di Fondazione Golinelli per l’innovazione e la ricerca. Il progetto è stato affidato a Mario Cucinella e arricchirà l’Opificio Golinelli, uno dei poli dedicati alla formazione fra i più attrattivi in Italia.La Fondazione Golinelli ha sempre creduto nella potenzialità del connubio tra arte e scienza per diffondere cultura e conoscenza: dal 2010 ha prodotto la serie delle fortunate mostre di arte e scienza in prestigiose istituzioni come La Triennale e il MAMbo. Il 13 ottobre nel nuovo Centro prende il via la mostra IMPREVEDIBILE, essere pronti per il futuro senza sapere come sarà: un dialogo tra opere di arte contemporanea ed exhibit di natura scientifica per capire meglio il nostro tempo e il tempo che ci attende.
Come ci si può adattare a un mondo che cambia, sempre in modo imprevedibile?
La risposta è fornita dall’innovazione e da un’educazione che permetta di comprenderne la positività dei cambiamenti che essa produce, siano essi materiali, politici o morali. L’uomo fatica da sempre ad accettare l’imprevedibilità del futuro, ma talvolta questa aumenta le risorse a nostra disposizione e garantisce una società aperta e socialmente mobile.
E come ci si può preparare a un futuro che non si può in alcun modo prevedere? Il futuro è sì imprevedibile, ma “funziona” sempre allo stesso modo, almeno nelle economie moderne, e per questo ci si può preparare imparando dalle esperienze del passato più o meno recente. E capire come potrebbe funzionare il futuro è il motore della mostra.

Il percorso espositivo mette in dialogo opere di artisti contemporanei italiani e internazionali – scelte per la capacità di attivare connessioni impreviste, chiarire concetti complessi attraverso la loro evidenza visiva, suscitare emozioni in grado di trasmettere, rispetto alla scienza, un diverso tipo di conoscenza e di comprensione – con una serie di exhibit di argomento scientifico, prevalentemente video, lasciando che le suggestioni dell’arte e della scienza aiutino il visitatore a farsi un’idea più ricca e complessa dell’argomento, sviluppando un proprio punto di vista sul futuro che ci aspetta.

La mostra si articola in sei sezioni:
Il futuro arriva comunque: l’insieme delle tecnologie che abbiamo creato e che guidano il nostro futuro, evolvendo continuamente e modificando di conseguenza le società, ha una forza ormai grande quanto quella della natura;
Il futuro crea più di quanto distrugga: il progresso materiale e quello civile dipendono dall’innovazione, la quale va a beneficio di tutti;
Il futuro non si lascia prevedere (per fortuna): se il futuro fosse prevedibile, i Paesi più avanzati avrebbero i mezzi per approfittarne, restando gli unici a guidarlo: l’imprevedibilità garantisce invece che nessuno potrà mai dominarlo; Il pregiudizio contro le cose nuove: di fronte all’incertezza che ogni vera innovazione porta con sé, la mente umana non è un giudice imparziale. Il rischio è però connaturato con l’innovazione;
Fare i conti con la natura: gran parte dei problemi ambientali sono il prezzo che paghiamo per consentire a tutti noi la vita con gli agi cui siamo abituati, ma l’innovazione può ormai giocare un ruolo importante a favore della natura; Chi non innova rischia di perdere anche il proprio passato: si indaga il passato di grandi nazioni, come la Cina e l’Inghilterra, e si riflette su quello del nostro Paese, per comprendere la necessità di rinnovarci. www.fondazionegolinelli.it