Swisstainable: il  manifesto per un turismo sostenibile in Svizzera


giugno 2021 -Viviamo nell’era della sostenibilità e la pandemia ha rafforzato ulteriormente il desiderio di autenticità,vicinanza alla natura e consumi attenti. La Svizzera è la destinazione che maggiormente rispecchia
questa attitudine. Da sempre Svizzera Turismo concentra i suoi sforzi nell’intento di creare un equilibrio armonico tra le esigenze degli ospiti, della popolazione locale e dell’ambiente.
Occorre continuare a rafforzare questa posizione, consolidandola e trasmettendola anche ai nostri ospiti. Con la nuova strategia di sostenibilitàSwisstainable, Svizzera Turismo e tutto il settore desidera dare vita a un movimento per garantire il successo a lungo termine della destinazione Svizzera e farne la meta di viaggio piùsostenibile del mondo. La sostenibilitàcontraddistingue la Svizzera giàda decenni. Ad esempio, per l’uso intensivo dell’energia idrica, l’elevata consapevolezza della popolazione per l’ambiente, nonché per il lungimirante potenziamento della rete di mezzi di trasporto pubblico su tutto il territorio nazionale, espressione di come la sostenibilitàvenga vissuta fattivamente nel turismo svizzero: pensata per la popolazione locale,usata da ospiti provenienti da tutto il mondo.

Ogni giorno 9000 treni percorrono i circa 3000 chilometri della rete ferroviaria delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS). Pressoché ogni località della Svizzera può essere raggiunta con i mezzi di trasporto pubblico e le FFS vendono ogni anno circa 3 milioni di abbonamenti. In Svizzera è possibile nuotare perfino in città: una prerogativa unica nel suo genere. Con i suoi 1500 laghi, la Svizzera èil castello d’acqua d’Europa e la sorgente di molti fiumi, tra cui ad esempio il Reno. Più di un ottavo della superficie della Svizzera (5269 km2) è composto da un totale di 19 parchi. Inoltre, la legge forestale prescrive da 125 anni che il 30% del territorio svizzero sia ricoperto di boschi. E la tendenza è in aumento. La qualità dell’aria in Svizzera è eccellente. Da sempre siamo famosi come stazione di climaterapia, e già nel 1853 venne scoperto il clima salutare dell’aria di montagna di Davos. Siamo il Paese con il più alto consumo pro capite di prodotti biologici al mondo. Inoltre, i rivenditori al dettaglio svizzeri occupano da anni i primi posti nelle classifiche internazionali di sostenibilità. La Svizzera èuno dei Paesi leader al mondo nel settore del riciclaggio e della gestione dei rifiuti. Viene
riutilizzato quasi il 90% delle bottiglie in PET.

Eccovi alcune  ESPERIENZE SWISSTAINABLE:

Il giardino botanico sulla Schynige Platte: biodiversità e proprietà curative.
Prendendo la cremagliera fino allo Schynige Platte si arriva non solo a un’eccezionale vista panoramica dei monti Eiger, Mönch e Jungfrau, ma si giunge anche a un giardino botanico molto speciale. Fondato nel 1927, è un’attrazione unica con oltre 720 specie di piante native delle Alpi svizzere che crescono nel loro ambiente naturale. Un sito di ricerca scientifica e conservazione ambientale a 1967 metri s.l.m.,che offre inoltre ai visitatori la possibilità di osservare da vicino la bellezza, la varietà e i segreti della flora alpina.
Molte specie alpine hanno anche proprietà curative, sfruttate ancora oggi nella medicina popolare e tradizionale. Tutto dipende dal giusto dosaggio: alcune piante come ad esempio l’aconito sono infatti velenose, ma in piccole dosi controllate hanno un effetto curativo. La maggior parte delle piante medicinali sono di fatto erbe aromatiche, che dispiegano tutte le loro proprietà se assunte sotto forma di tisane o di estratti alcolici. Piante medicinali popolari dai noti principi attivi sono ad esempio l’iperico (utile contro la depressione), la genziana maggiore (contro i disturbi gastro-intestinali) oppure l’arnica,la pianta preferita di Paul Brunner, il giardiniere tuttofare.
https://www.myswitzerland.com/it-it/scoprire-la-svizzera/estate-autunno/estate/racconti/flower-powercon-panorama/ 

La clinica olistica che punta sulla arrampicata.
È invisibile, ma molto diffusa: la sindrome da burnout. In Svizzera, i disturbi da esaurimento causato da stress sono trattati con le terapie migliori. Nella Clinica Holistica della Bassa Engadina, situata a Susch a 1450 metri, anche la natura svolge un ruolo cruciale nel processo di guarigione. Questo centro, specializzato nella cura del burnout, punta sull’arrampicata come terapia: un percorso sicuro in salita è ideale per vincere le paure e ritrovare la fiducia in sé stessi. Il primario Dott. Michael Pfaff ha sviluppato la terapia insieme alla psicologa specialista Andrea Gartmann e alla terapista sportiva Josiane Daguati.
I tre sono convinti che il ruolo del terapista sia un po’ come quello della guida di montagna.
https://www.myswitzerland.com/it-ch/alloggi/racconti-dhotel/medical-wellness/

 

Lo storico hotel salvato dagli ambientalisti: il Grand Hotel Giessbach.
Questo complesso in stile Bell’Epoque – il primo edificio è del 1873 - domina il Lago di Brienz ed è circondato da un parco naturale di 22 ettari dove scrosciano le cascate di Giessbach che con 14 salti si gettano nel lago. È dotato di molo privato da cui si prende la funicolare più antica d’Europa, costruita nel 1879. È oggi un hotel museo che custodisce gelosamente l’eredità del passato negli arredi e nella tutela del paesaggio circostante. La sua storia è un inno alla sostenibilità: grazie all’ambientalista Franz Weber venne salvato dalla speculazione nel 1984 e grazie all’amore di tanti azionisti privati è riuscito a mantenere intatto il suo patrimonio architettonico e culturale. In epoca più recente un vecchio magazzino è stato trasformato in un giardino dove si coltivano piante, ortaggi e frutti classificati “Pro specie rara”che riforniscono la dispensa del ristorante Le Tapis Rouge. Si pratica pure l’apicoltura per servire a colazione solo miele locale. 

La tradizione orologiera nella Vallée de Joux.
Viste panoramiche che abbracciano laghi e pascoli, boschi infiniti di conifere e le vette più alte del Giura:la Vallée de Joux è un invito a fare nuove scoperte e a rilassarsi. La valle è unica anche sul piano culturale: non vi è nessun altro luogo al mondo in cui si concentrino così tante conoscenze sull’arte orologiera in uno spazio così ridotto. Una tradizione di quasi trecento anni coltivata ancora oggi. Chi parte alla volta di un viaggio alla scoperta di alcuni dei più pregiati e complessi orologi del mondo dimenticherà ben presto il passare del tempo...
Nella Vallée de Joux vi sono più di trenta fabbriche artigianali che producono orologi e sono note in tutto il mondo per le loro creazioni meccaniche altamente complesse e dal design intramontabile. Nomi come quelli di Jaeger-LeCoultre e Audemars Piguet sono strettamente legati alla valle. Rappresentano la tradizione, l’artigianato, l’autenticità e la swissness. All’«Espace Horloger» di Le Sentier, su più di 400 metri quadrati sono esposti oltre 130 degli orologi più belli prodotti nella valle. I visitatori curiosi possono scoprire il museo per conto loro. Nelle visite di gruppo gli esperti illustrano inoltre nel dettaglio come funziona il meccanismo degli orologi e raccontano le vicende storiche legate ai magnifici esemplari.
I «fermes horlogères» testimoniano gli inizi della tradizione orologiaia nella Vallée de Joux. Dopo il 1740, nei lunghi e duri inverni i contadini cominciarono a produrre pezzi meccanici per l’industria orologiaia di Ginevra. Per avere più luce nel laboratorio durante il pomeriggio e poter così lavorare con precisione per più tempo, costruirono delle finestre aggiuntive nelle mansarde dei casali. Nella valle si possono ammirare dall’esterno ancora oggi 26 di queste costruzioni caratteristiche. https://www.myswitzerland.com/it-it/scoprire-la-svizzera/estate-autunno/estate/racconti/nella-valledegli-orologiai/

 

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