Terra Madre Giovani – We Feed the Planet   2500 giovani contadini da 120 Paesi arrivano a Milano  per discutere il futuro del nostro cibo 
 
Il  conto  alla  rovescia  è  ufficialmente  iniziato:  tra  meno  di  una  settimana,  dal  3  al  6 ottobre 2015, si alza il sipario su Terra Madre Giovani – We Feed the Planet, l’evento che per  la  prima  volta  riunisce  migliaia  di contadini,  pescatori,  allevatori,  pastori,  nomadi, indigeni e artigiani del cibo sotto i quarant’anni provenienti da 120 Paesi del mondo.   
«L’obiettivo  di  Terra  Madre  Giovani  –  We  Feed  the  Planet  è  mostrare  al  mondo  che  chi davvero nutre il pianeta è già all’opera. È al largo con le barche da pesca, chino sui filari, al  lavoro  nel  forno  o  sulla  strada  dei  pascoli  con  le  proprie  greggi.  E  soprattutto  ha  le idee molto chiare su ciò che nell’attuale sistema alimentare non funziona: malnutrizione, spreco,  sfruttamento  del  lavoro  e  mercificazione  del  cibo.  Dall’Australia  al  Canada,  dai villaggi  delle  Ande  alle  oasi  del  deserto  sahariano,  tutti  gli  eroi  del  futuro  che  si riuniscono sotto il cielo di Milano fanno parte di una grande famiglia. Molte storie e un obiettivo  comune:  cambiare  il  sistema  alimentare»,  commenta  Joris  Lohman, rappresentante  dello  Slow  Food  Youth  Network  e  membro  del  comitato  esecutivo  di  Slow Food Internazionale.   
L’evento, organizzato da Slow Food, Slow Food Youth Network, Fondazione Terra Madre e Università  di  Scienze  Gastronomiche,  in  collaborazione  con  il  Ministero  delle  politiche agricole  alimentari  e  forestali,  Fondazione  Cariplo,  Compagnia  di  San  Paolo,  con  il patrocinio della Città di Milano, ha come palcoscenico lo spazio polifunzionale Superstudio Più  (via  Tortona  27),  che  ospita  le  conferenze  e  gli  incontri  dei  delegati,  e  il  Mercato Metropolitano (via Valenza 2), vero cuore della manifestazione, in cui i giovani di Terra Madre  e  la  città  di  Milano  si  incontrano  in  una  serie  di  eventi  serali.  Entrambi  i  luoghi sono nel cuore di Milano, a pochi passi dalla stazione di Porta Genova.  
Ed è proprio nella suggestiva cornice del Mercato Metropolitano che il 3 ottobre alle ore 18,30  Carlo  Petrini  taglia  simbolicamente  il  nastro  della  manifestazione,  coinvolgendo  i giovani  contadini,  le  famiglie  che  li  ospitano  e  i  molti  milanesi  presenti  in  un’originale Disco Soup. Riprodotta con successo in molte città, da New York a Berlino, da Madrid a São Paulo, la Disco Soup incarna i valori da sempre cari all’associazione della chiocciola. 
La  verdura  invenduta  dai  mercati  e  dalla  grande  distribuzione  perché  non  risponde  ai criteri di perfezione richiesti dal mercato è trasformata fino a diventare un’ottima zuppa fumante,  condivisa  con  i  presenti  per  stimolare  la  riflessione  su  tematiche  di  grande attualità come lo spreco alimentare. Il tutto, ovviamente, a suon di musica, altrimenti che Disco Soup sarebbe?   
Domenica 4 e lunedì 5 ottobre il fitto programma riservato ai partecipanti a Terra Madre Giovani  prevede  oltre  50  appuntamenti  dedicati  ai  cinque  grandi  temi  al  centro  del dibattito,  stimolati  da  conferenze  tematiche,  workshop,  laboratori  e  seminari.  Molte  le domande a cui cercare risposte concrete, tra cui:  
Innovazione: come produrre il cibo in futuro? -Equità: come ridistribuire il potere decisionale in maniera uniforme? - Patrimonio: come preservare il patrimonio alimentare? -Comunicazione:  come  individuare  le  migliori  strategie  di  comunicazione  per  il cambiamento? -Beni comuni: come immaginare una nuova strategia per i beni comuni?  
Ad  accompagnare  le  riflessioni  un  parterre  di  relatori  d’eccezione:  il  teorico  della decrescita  Serge  Latouche,  l’economista  Raj  Patel  e  la  pioniera  del  cibo  biologico  Alice Waters,  oltre  al  fondatore  e  presidente  di  Slow  Food  Carlo  Petrini.  Sotto  i  riflettori tematiche  quali  l’ocean  grabbing,  il  rapporto  tra  sistema  alimentare  globale  e  flussi migratori,  il  ruolo  delle  donne  in  agricoltura,  la  proprietà  dei  semi  e  il  sistema 
commerciale internazionale. Oltre a Superstudio Più, alcuni workshop coinvolgeranno anche la sede di Italian Makers Village, il Fuori Expo di Confartigianato, e Cascina Cuccagna, il sustainability  hub  di  Lavazza  e  Novamont.  Molti  i  partner  coinvolti  nell’ideazione  e  la realizzazione  dei  workshop  e  dei  seminari,  tra  cui  Fao,  Ifad,  Fondazione  ACRA,  Oxfam, Agriterra  e  Nordic  Food  Lab  &  GREEiNSECT,  solo  per  citarne  alcuni.  Official  Partner dell’evento sono UniCredit Foundation, Mercato Metropolitano, Coldiretti Giovani Impresa e Lavazza.   
A  questo  si  aggiungono  poi  proiezioni  serali  di  film,  documentari  e  altri  appuntamenti gastronomici aperti al pubblico sempre organizzati al Mercato Metropolitano, che nelle tre serate offrirà ai giovani agricoltori provenienti da tutto il mondo cene a base di prodotti tipici  e  di  stagione.  Momenti  unici  in  cui  i  milanesi  possono  incontrare  i  giovani  e conoscere le loro storie.  
Il sipario di Terra Madre Giovani – We Feed the Planet si chiude il 6 ottobre a Expo 2015, quando  alle  ore  11  le  migliaia  di  contadini  presentano  le  loro  conclusioni  e  le  soluzioni concrete per nutrire il pianeta in futuro e danno vita a una festosa e colorata marcia lungo il Decumano fino allo spazio Slow Food.   
Per  aiutare  i  delegati  del  Sud  del  mondo  ad  affrontare  le  spese  di  viaggio,  altrimenti insostenibili,  è  ancora  attiva  una  campagna  di  crowdfunding  sul  sito www.wefeedtheplanet.com . Molti  i  cittadini  milanesi  che  hanno  deciso  di  ospitare  i delegati durante l’evento, mettendo a disposizione chi un letto, chi la camera degli ospiti, chi il divano, per vivere appieno questa esperienza unica.    
I numeri di Terra Madre Giovani – We Feed the Planet 2500 partecipanti da 120 Paesi tra cui 160 chef 80 pescatori 450 studenti 100 pastori/allevatori 500 contadini 1000 tra attivisti, accademici ed esperti.  
Il programma è disponibile su www.wefeedtheplanet.com