Nasce il Museo della Merda  nell'azienda agricola di Castelbosco nel Piacentino

 maggio 2015 - L'azienda agricola di Castelbosco, in provincia di Piacenza, è dedicata alla produzione di latte per il Grana Padano. Ospita 2.500 bovini di razza selezionata, super-efficienti, che producono quotidianamente 300 quintali circa di latte e 1.000 di sterco. Una quantità di merda la cui gestione Gianantonio Locatelli, che dell'azienda è proprietario, ha trasformato in un progetto ecologico e industriale avveniristico.

Dallo sterco ricava oggi metano, concime per i campi, materia grezza per intonaco e mattoni. E lo fa con sistemi di nuova concezione che oltre a ridurre l'inquinamento atmosferico e la distribuzione di nitrati nel terreno, seguono un principio che ridisegna il ciclo della natura in un circolo virtuoso. Dando alla merda il valore che ha. E restituendo ad agricoltura e allevamento l'importanza di sempre.

Umanità, natura, arte, tecnologia. Il Museo della Merda è frutto dell'intesa e del dialogo tra Locatelli con Luca Cipelletti, Gaspare Luigi Marcone e Massimo Valsecchi. Unisce biomeccanica e arte ambientale, il paesaggio agricolo, il sistema di digestori che trasformano lo sterco in energia, e il piano terra del castello tardo medievale di Castelbosco - riscaldato.

Teatro di una serie di installazioni in continua evoluzione, dedicate alla trasformazione, all'abilità di trasmutare le sostanze naturali e ristabilire un più corretto rapporto uomo-natura. Temi che un tempo furono oggetto dell'alchimia e che adesso sono al centro di un progetto che scardina norme culturali e preconcetti.

Negli spazi del museo e nelle sale del castello - e nella loro versione digitale - trovano e troveranno spazio quelle esperienze estetiche e scientifiche, umane e animali, attuali e passate, che della merda fanno e hanno fatto materia utile e viva. Praticamente e metaforicamente. Dallo scarabeo stercorario, considerato divino dagli egizi (e simbolo del museo), all'utilizzo dello sterco per la costruzione di architetture nelle più lontane culture del pianeta, dalle antiche civiltà italiche all‘Africa, passando per opere storico-letterarie come la Naturalis Historiadi Plinio, fino alle ricerche scientifiche più attuali e alla produzione artistica che tocca l'uso e riuso di scarti e di rifiuti. Un gabinetto di curiosità contemporaneo che trova il suo unitario principio guida nella scienza e nell'arte della trasformazione.Pochi fenomeni sono ricchi di complessità materiale e concettuale come la storia culturale della merda. Il Museo della Merda è un'agenzia per il cambiamento, un istituto di ricerca e di raccolta di fatti, documenti e informazioni sugli escrementi nella cultura, nella tecnologia, nella scienza e nella storia. E ha una funzione enzimatica: dialoga con artisti, scienziati e istituzioni su idee e progetti legati al valore della merda e ai suoi infiniti usi, correnti o non ancora immaginati.

 

De rerum natura: Della natura delle cose. Del suo diventare altro, arte o tecnologia, Castelbosco è nel suo insieme - azienda e museo - un laboratorio ecologico di anticipazione: una macchina fertilizzante, una centrale energetica e di idee situata in un dominio intermedio tra idealità e materialità. Che sublima l'essenza di sterco, scarto e merda. Specchio di un grande piano che trae vita ed energia da una materia erroneamente considerata vile.

Massimo Torrigiani 

Castelbosco è nel suo insieme - azienda e museo - un laboratorio ecologico di anticipazione, una macchina fertilizzante, una centrale energetica e di idee, fortemente attuale alla luce delle tematiche promosse da Expo 2015. www.museodellamerda.org