Con Bottura il G8 della cucina internazionale a Rimini per ‘Al Méni’


maggio 2018 - E’ il G8 della cucina internazionale. Il momento in cui tutti spengono i fornelli per guardare cosa accade sotto il tendone da circo allestito da Massimo Bottura in piazzale Fellini. Proprio lui, lo chef che ha scalato le vette del mondo, come ogni anno riunisce per due giorni a Rimini 24 cuochi d’eccezione per mostrare, agitare, accarezzare gli strumenti principali della loro ineguagliabile arte: le mani.
E ci saranno le mani dell’astro nascente della cucina polacca Adrian Klonowski, quelle uniche della nuova promessa indiana Garima Arora o di Tekuna Gachechiladze, regina della sempre più popolare cucina Georgiana. Ma anche quelle della nuova generazione che viaggia per cucinare e che, con i suoi spostamenti tra un festival e un ristorante stellato o un gastro bistrot, percorre traiettorie nuove, impensabili fino a qualche anno fa, alla ricerca del momento giusto per dare spazio alla propria creatività. Accanto a loro ci saranno le mani e i cuori di Massimiliano Mascia (San Domenico Imola), Giovanni Guidetti (Fefa), Alberto Faccani e dei più grandi rappresentanti della cucina e della tradizione della Regione Emilia Romagna, capaci da sempre di attrarre, in lungo e in largo per la via Emilia, i pellegrinaggi di tantissimi gourmet alla ricerca di quei piatti unici che rappresentano la migliore cucina d'Italia all'estero.
Sono queste ‘Al Mèni’, in dialetto romagnolo ‘le mani’, dal titolo di una poesia di Tonino Guerra: le protagoniste della festa del gusto che il 23 e 24 giugno prossimi si svolge dentro e fuori un circo unico dei sapori, nella piazza intitolata al grande regista Federico Fellini, tra il mare e il Grand Hotel. Dodici chef della regione Emilia Romagna, affiancati da altrettanti astri nascenti internazionali, sono chiamati a rotazione ad esibirsi con i loro showcooking in una grande cucina a vista per creare piatti unici a prezzi da street food. Mentre attorno al circo, il mercato degli artigiani e dei prodotti di eccellenza sfila sul lungomare fra percorsi del gusto, incontri con autori ed esperti, laboratori, pic nic stellato e spazi speciali dedicati al cibo di strada d’autore e ai gelati gourmet.
L’idea nasce cinque anni fa da Massimo Bottura, che ha immaginato un tendone del circo di ispirazione felliniana in mezzo alla piazza e pensato a una grande celebrazione della cucina e dei prodotti dell’Emilia Romagna nel clima spontaneo di una festa di strada. A trasformare l’idea in un evento è stato il Comune di Rimini, insieme alla passione e al sapere dell’Associazione Chef to Chef Emilia Romagna Cuochi e di Slow Food Emilia Romagna cui spetta il compito di esaltare le eccellenze di una regione unica in Europa a vantare un paniere di 44 prodotti DOP e Igp.
Anche in questa edizione Al Meni sceglie di dare un contributo concreto alla lotta contro lo spreco alimentare. Come già avvenuto lo scorso anno gli organizzatori hanno infatti scelto di aderire a Food for Good, progetto sorto 3 anni fa dalla collaborazione tra Federcongressi&eventi (l’associazione dell’industria italiana degli eventi) e le Onlus Banco Alimentare ed Equoevento. Food for Good, che è stato recentemente inserito tra le best practice della Piattaforma dell’UE sul tema delle perdite e degli sprechi alimentari, prevede che, al termine degli eventi, il cibo non consumato ma integro ed edibile e perfettamente conservato sia recuperato dai volontari delle Onlus per essere consegnato alla struttura caritatevole più vicina. Ad Al Meni il cibo sarà raccolto dai volontari del Banco Alimentare e destinato alla Mensa dei Poveri di Rimini gestita dall’Opera di Sant’Antonio. Dalla sua fondazione Food for Good ha permesso il recupero di circa 80mila piatti pronti e di oltre 5mila chilogrammi di pane e frutta di circa 200 tra congressi, eventi, meeting e convention.

Il programma completo degli eventi su www.almeni.it