ITALIA ZUCCHERI L’innovazione made in Italy rivoluziona il comparto zucchero


gennaio 2018 - La liberalizzazione del comparto bieticolo-saccarifero scattata il 1° ottobre 2017 apre il mercato italiano agli agguerriti competitor europei ed extraeuropei pronti alla guerra sul prezzo per conquistare preziosi punti di share.

Dopo anni di progressiva deregolamentazione che hanno decimato le imprese del ramo, in Italia resiste una sola significativa realtà industriale: la cooperativa COPROB fondata nel 1962 a Minerbio (Bo), presente sul mercato con il marchio Italia Zuccheri è oggi rimasta praticamente l’unica realtà produttrice di zucchero italiano e può vantarsi dell’etichetta 100% made in Italy.

Con i suoi 250 dipendenti fissi, a cui si aggiungono 300 stagionali che operano nei due stabilimenti di Minerbio (Bo) e Pontelongo (Pd), COPROB riunisce 7.000 aziende agricole per un totale di 5.648 soci conferenti e gestisce 32.300 ettari seminati a bietole tra Emilia Romagna e Veneto. Terreni che nel 2016 hanno prodotto 2.200.000 tonnellate di bietole, la cui lavorazione ha dato origine a 255.000 tonnellate di zucchero per un fatturato consolidato di 233.000.000 di euro.
Si è appena conclusa invece la campagna di raccolta 2017 che, da fine luglio ai primi di novembre, ha registrato su una superficie di 32.200 ettari, la produzione di oltre 2.300.000 tonnellate di bietole.
Quella disegnata dai numeri è un’organizzazione importante senza la quale l’Italia sarebbe uno dei pochi Paesi al mondo con un consumo di zucchero di 1.700.000 tonnellate a non disporre di una produzione nazionale, pur essendo il terzo mercato di consumo in Europa.

Italia Zuccheri: Innovare per competere con il Made in Italy
Mantenere l’attuale zoccolo duro di produzione, che oggi copre soltanto il 16% del fabbisogno di zucchero nazionale, è dunque fondamentale per il nostro Paese.

Una responsabilità sociale che COPROB si è assunta pienamente per rispetto verso il territorio in cui opera, verso i suoi dipendenti e la salvaguardia del loro posto di lavoro e verso l’intero settore agricolo, per il quale la coltura della barbabietola da zucchero, nell’ambito della rotazione delle coltivazioni, rappresenta un elemento fondamentale per il rinnovo dei terreni e la loro resa produttiva.

Per mantenere questo delicato equilibrio, che con la liberalizzazione dello zucchero e l’inevitabile arrivo sul mercato italiano delle grandi multinazionali estere rischia di essere compromesso, COPROB - che è attiva sia nel canale industriale che in quello consumer con il brand Italia Zuccheri - ha deciso di giocare d’anticipo muovendosi in due direzioni.

La prima: fare leva sulla base sociale, da sempre suo punto di forza insieme alla flessibilità e alla multiformità della sua organizzazione, per valorizzare pienamente la produzione nazionale quale garanzia di continuità di approvvigionamento per l'industria agroalimentare, nonché di certificazione sotto il profilo qualitativo ed ambientale.

La seconda: imboccare la strada dell’innovazione. Scelta, quest’ultima, che ha richiesto ingenti investimenti in ricerca e sviluppo per valorizzare ancora di più la qualità e l’italianità dei prodotti.
Due caratteristiche che COPROB ha strategicamente fatto diventare la sua cifra distintiva per fronteggiare l’agguerrita concorrenza tedesca e francese. Soprattutto dopo che nel luglio 2016 un nome storico dell'industria saccarifera italiana come Eridania è diventata al 100% francese con la cessione da parte del Gruppo Maccaferri che, attraverso la controllata Sadam, detiene ancora una produzione minima nel comprensorio di Parma.

La crisi come opportunità di crescita: Nostrano, un primato tutto italiano
Il percorso è durato mesi e ha richiesto un notevole sforzo economico, ma alla fine ha dato i suoi frutti con la nascita di Nostrano, uno zucchero grezzo ricavato dalla barbabietola e non come da tradizione dalla canna da zucchero.
Si tratta di una novità assoluta firmata Italia Zuccheri, prodotta nel corso della campagna 2017 per essere pronta al lancio sul mercato proprio in questi giorni. Dimostrazione che innovare è possibile anche in un settore maturo come quello dello zucchero, trasformando un momento di difficoltà in un’opportunità di crescita.

Nostrano è un’innovazione tecnologica frutto di un tenace lavoro di ricerca durato mesi e di una revisione completa dei processi produttivi. “Nostrano è un prodotto che soddisfa i nuovi trend di consumo alimentari sempre più salutistici e orientati verso cibi genuini e poco raffinati. Le sue caratteristiche tattili e organolettiche non differiscono da quelle dello zucchero di canna, in più offre ai consumatori la garanzia della qualità e della sicurezza alimentare tipiche del made in Italy”, ha commentato Stefano Dozio, Direttore Generale di COPROB.
Con Nostrano nasce quindi un nuovo segmento della categoria dello zucchero che si posiziona al fianco del prodotto classico derivato dalla barbabietola e a quello grezzo di canna. Una diversificazione inedita che conferma la vocazione per la ricerca di COPROB. “Da sempre spingiamo i nostri soci e collaboratori verso l’innovazione in tutti i settori”, ha aggiunto Claudio Gallerani, Presidente della Cooperativa. “E per il futuro i bieticoltori di COPROB vogliono essere più forti e più competitivi, uniti a tutti gli attori dell’agroalimentare italiano per garantire futuro e più valore allo zucchero made in Italy”.  www.italiazuccheri.it