Inquinamento luminoso: Asiago e Matera portano l’Italia tra le best practice internazionali a Going Dark
ottobre 2025 -Saranno due progetti firmati da City Green Light i protagonisti della prossima edizione di Going Dark 2025, il workshop internazionale di progettazione illuminotecnica dedicato alla luce responsabile curato da Traverso-Vighy Architetti e Light Collective. Un riconoscimento che conferma la capacità dell’azienda, primo operatore privato nel settore della pubblica illuminazione e dei servizi energetici, di porsi come riferimento in Italia e all’estero nella gestione sostenibile dell’illuminazione pubblica.
Da oggi fino al 4 ottobre 2025, tra le mura medievali di Monteriggioni e il monastero di Abbadia a Isola, architetti, lighting designer e paesaggisti da tutto il mondo lavoreranno fianco a fianco per sperimentare nuove soluzioni che valorizzano il patrimonio architettonico senza sacrificare il buio e la visione del cielo stellato. Un’occasione preziosa per riflettere sul ruolo dell’illuminazione nei luoghi storici e naturali, imparando a bilanciare esigenze estetiche, funzionali e ambientali.
In questo contesto, Asiago e Matera, due realtà molto diverse ma accomunate da interventi esemplari realizzati da City Green Light, diventano case history di rilevanza internazionale. A testimonianza di come l’Azienda, con headquarter a Vicenza e oltre un milione di punti luce gestiti in tutta Italia, sia driver di innovazione grazie a progetti che integrano tecnologia, efficienza e tutela del cielo notturno.
Perché conta l’inquinamento luminoso
Spesso trascurato rispetto ad altre forme di inquinamento, il bagliore artificiale notturno ha effetti rilevanti: impedisce la visione del cielo stellato, disturba la ricerca scientifica astronomica, altera gli equilibri degli ecosistemi e incide sulla salute e sul benessere delle persone. Intervenire significa quindi non solo risparmiare energia, ma restituire il buio come bene comune.
Asiago: tutelare un osservatorio astronomico unico in Europa
Ad Asiago, City Green Light ha sostituito più di 1.400 punti luce con LED cut-off e temperature di colore mirate (3000 K in centro, 2200 K vicino all’Osservatorio di Cima Ekar, polo di ricerca dell’INAF e dell’Università di Padova). Il sistema include dimming automatico e regolazione dinamica per ridurre il più possibile la dispersione luminosa. Esiti concreti: fino al 70% di risparmio energetico e circa 150 tonnellate di CO₂ evitate ogni anno, oltre a un cielo più buio a sostegno della ricerca dell’INAF e dell’Università di Padova.
Ma non finisce qui: l’Altopiano di Asiago è un mosaico di habitat preziosi, con foreste di latifoglie e conifere, pascoli, e specie autoctone come camosci, cervi, ermellini e la rara salamandra alpina. L’intervento luminoso, oltre a proteggere il cielo, contribuisce a preservare questi ambienti sensibili.
MATERA: ILLUMINARE IL SASSO TUTELANDO IL CIELO E LA RICERCA SPAZIALE
A Matera, l’intervento ha interessato oltre 10.500 punti luce con LED full cut-off progettati in collaborazione con UAI e IDA Italia, azzerando l’emissione diretta di luce verso il cielo. Grazie al telecontrollo e ai sistemi di regolazione intelligente, la città ha ridotto i consumi del 74% (oltre 5,4 GWh/anno risparmiati) e ha evitato 1.388 tonnellate di CO₂.
Cruciale è anche l’impatto sulla ricerca: il progetto tutela il cielo notturno nelle vicinanze del Centro di Geodesia Spaziale “Giuseppe Colombo” dell’ASI, migliorando le condizioni per le osservazioni spaziali.
Matera, già patrimonio dell’Umanità, diventa così laboratorio virtuoso di sostenibilità e scienza. Un percorso progettuale che, grazie alla collaborazione tra amministrazione comunale, enti di ricerca, associazioni locali, ha garantito soluzioni condivise, in grado di rispondere alle esigenze della comunità.
Un know-how che fa scuola
Con oltre 1 milione di punti luce gestiti in tutta Italia, City Green Light si conferma protagonista di una nuova cultura della luce pubblica: un approccio che integra efficienza energetica, responsabilità ambientale e tutela del paesaggio notturno.
La selezione di Asiago e Matera a Going Dark dimostra che la visione dell’azienda non è solo nazionale, ma riconosciuta come modello anche in contesti internazionali.
“Il cielo stellato è un patrimonio che appartiene a tutti – Cecilia Putignano, Engineering & Technical Services Director di City Green Light –. Portare a Going Dark due nostri progetti significa condividere un metodo replicabile a livello globale: illuminare meglio, consumando meno e restituendo il buio alle persone e agli ecosistemi.”