Milano, Museo della Permanente: dal 12 al 30 novembre 2014 OMAGGIO A PIERO RUGGERI a cura di Francesco Poli

 

 

La porta, 1962, olio su tela, cm 200 x 180

 

Tra le numerose attività della Permanente di Milano, la più legata alla sua peculiare identità di storico spazio espositivo è quella incentrata sulla documentazione storica e rilettura critica delle principali vicende dell’arte italiana del primo e del secondo ‘900, sia con rassegne collettive dedicate a gruppi, tendenze e situazioni di specifiche scene artistiche nei vari decenni, sia con personali dedicate ai pittori e scultori più significativi.

E in tale ambito si inquadra anche questa mostra di Piero Ruggeri. Curata da Francesco Poli, vuole essere un omaggio all’artista torinese, scomparso nel 2009, che dopo essere stato uno dei principali protagonisti della stagione informale, negli anni’50/’60, anche a livello internazionale (partecipando tra l’altro a varie Biennali veneziane, con una sala personale nella XXXI edizione) ha continuato a sviluppare la sua ricerca nei decenni successivi, con straordinaria coerenza e vitalità creativa, riuscendo con successo a inserire nel suo linguaggio una tensione espressiva in linea con lo spirito del tempo, tanto da poter essere considerato come un pittore la cui qualità rimane sempre attuale, al di là dei dovuti e inevitabili processi di storicizzazione.

L’esposizione alla Permanente non è una vera retrospettiva (l’ultima importante è stata quella a Palazzo Magnani di Reggio Emilia nel 2009) ma appunto un “Omaggio” perchè l’intenzione è stata soprattutto quella di mettere a fuoco, in modo esemplare, i caratteri più rilevanti e cruciali della sua opera in tutte le vari fasi , attraverso una accurata selezione di una ventina di dipinti, in gran parte di grandi dimensioni, che provengono dalla Fondazione Piero Ruggeri, da galleristi e collezionisti privati. Si va dai dipinti degli anni ’50 caratterizzati da accese tensioni espressive gestuali e materiche con accenti “ultimo-naturalistici”, violentemente esistenziali e con echi di maestri storici (Rembrandt, Caravaggio), alla fluidità più rarefatta di lavori degli anni’60, dal linguaggio relativamente più minimale e monocromatico degli anni’80, ai raffinati e intensi grovigli “all over” dei cicli dei “Roveti” e delle “Tate” degli anni successivi, fino ad alcuni esempi finali dove ritornano a galla, trasfigurati, vecchi elementi compositivi.

In occasione della mostra sarà organizzato anche un incontro con critici e artisti in cui si parlerà dell’artista e verrà proiettato un documentario sul suo lavoro.La mostra è aperta sino al 30 novembre 2014

Orari da martedì a domenica 10-13/14.30-18.30; chiuso tu tti i lunedì Ingresso libero

Informazioni +39 026551445Website www.lapermanente.it

Sede Palazzo della Permanente via Filippo Turati 34 20121 Milano