ARABBA: IL NUOVO MUSEO SULLA GRANDE GUERRA AL PASSO PORDOI

Arabba, nel cuore delle Dolomiti tra l'Alta Badia e Cortina, è riconosciuta come una delle mete preferite dai biker che da quest'estate - sul versante veneto del Passo Pordoi - trovano anche un prestigioso Museo sulla Grande Guerra che va assolutamente visitato.

settembre 2015 - Arabba è al vertice della Valle del Fodom, in territorio veneto e, insieme alla trentina Val di Fassa e alle altoatesine Gardena e Badia, forma la nota enclave di lingua ladina proprio ai piedi del Massiccio del Sella, l'angolo più suggestivo di tutte le Dolomiti, patrimonio mondiale Unesco.

Oltre ai sentieri, alle vette, ai rifugi, ai single trail per i biker che tra qualche mese diventeranno piste da sci, da quest'estate Arabba presenta ai propri ospiti anche una nuova grande attrazione culturale, il Museo sulla Grande Guerra ospitato nei locali del “Centro Bruno Crepaz" al Passo Pordoi, a 2200 metri di quota. Proprio qui, per diverse settimane, ci sono stati i più duri combattimenti sulla prima linea del fronte. E a poche decine di metri dal Museo, si può anche visitare il Sacrario che ricorda i morti dell'esercito austriaco durante quelle battaglie.

Quello di Arabba è un museo senza megaschermi ipertecnologici né multimedialità ma è assolutamente "genuino" e tradizionale, capace di raccontare la storia trasmettendo sulla pelle degli ospiti le sensazioni di quanto accadeva da queste parti solo un secolo fa. Nei locali del museo infatti sono state raccolte immagini fotografiche in bianco e nero originali di quei tempi e soprattutto migliaia di cimeli e reperti storici recuperati in questa zona da un gruppo di attivissimi appassionati che hanno organizzato scavi usando tecniche da archeologi per recuperare queste testimonianze sepolte dai pascoli tra Arabba e il Col di Lana. Altri reperti sono stati invece ritrovati in cantine, soffitte e vecchie baite della zona da abilissimi "investigatori della storia" e altri ancora appartengono a collezionisti privati.

Molte sono le vetrine che accolgono divise, armi e oggetti della vita quotidiana dei soldati del tempo, alcuni di grande rarità e inestimabile valore storico, e altrettanti sono gli ambienti perfettamente ricostruiti rispettando alla lettera gli avvenimenti.

Una squadra di guide accompagnano i visitatori all'interno del museo stesso, raccontando le vicende di quegli anni e migliaia di aneddoti sui ritrovamenti.

E se i ricordi della Grande Guerra si completano anche con una visita al Sacrario Militare italiano del Pian di Salesei, poco più a valle, l'offerta culturale di Arabba comprende anche il Castello di Andraz (www.castellodiandraz.it) le cui prime testimonianze risalgono addirittura all'anno 1000 dove si celebra l'attività mineraria che ha caratterizzato per secoli l'Alto Agordino. www.arabba.it