Palazzo Albergati, Bologna: 29 settembre 2018 – 24 febbraio 2019 Warhol&Friends. New York negli anni ‘80

Andy Warhol, Marylin, 1967. Serigrafia su carta, 91,40x91,40 cm. Eugenio Falcioni © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2018 per A. Warhol
settembre 2018 - Tra storie di eccessi, trasgressione e mondanità, i protagonisti del vivacissimo clima artistico di una sempre nuova New York come Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Francesco Clemente, Keith Haring, Julian Schnabel e Jeff Koons, con circa 150 opere dal 29 settembre saranno a Palazzo Albergati di Bologna nella mostra Warhol&Friends. New York negli anni ’80.

Gli anni ‘80 si aprono con l’elezione dell’ex attore Ronald Reagan a Presidente degli Stati Uniti; l’economia si trasforma in finanza e si accumulano ricchezze inimmaginabili; John Lennon muore ucciso sotto casa l’8 dicembre 1980; la borsa di New York crolla e anche il Muro di Berlino; i fatti di piazza Tienanmen, l’invenzione del www e l’impazzare dell’Aids negli USA.
Nel giro di poco l’arte perde, tra gli altri, Keith Haring, il fotografo Robert Mapplethorpe mentre Basquiat muore distrutto dalla droga.
Quando l’economia “tira” la pittura ne è il primo segnale: nel 1980 The Times Square Show è la prima mostra sulla generazione di graffitisti, anarchica nello spirito ed estremamente provocatoria. Non solo Haring e Basquiat, con loro decine di artisti di strada e pittori di valore come Kenny Scharf, Donald Baechler e James Brown. Oltre la pittura, Jeff Koons rappresenta il perfetto trait-d’union tra arte ed economia: dopo l’esperienza come broker a Wall Street, Koons riflette sugli status symbol della nascente classe dirigente americana analizzando impietosamente kitsch e banalità.
Tra i protagonisti della scena musicale, della fotografia e del cinema, il ticinese Edo Bertoglio, fotografo e autore del film documentario Downtown 81 interpretato da Basquiat, l’artista francese Maripol che realizza l’artwork per l’album Like a Virgin di Madonna, Nan Goldin con i suoi racconti di vita quotidiana. La pittura neoespressionista trova spazio nelle grandi gallerie di SoHo e si relaziona alle esperienze della Transavanguardia italiana con Francesco Clemente e Sandro Chia. Julian Schnabel, David Salle, Robert Longo formano la triade di superstar della pittura americana, che negli anni ‘90 si misurerà anche con il cinema.

Letti troppo spesso come il decennio del disincanto e della superficialità, gli anni ‘80 hanno un loro modo di fare politica in un’esplosione di colori e figure dove l’arte non è solo esperienza visiva.
A raccontare il fermento irripetibile di un decennio che ha visto combinarsi arte, musica, cinema e letteratura - nel momento in cui gallerie e mercato internazionale decretano il clamoroso successo del ritorno alla pittura - a Bologna arrivano Warhol, Haring con Untitled (1983), Schnabel con Dunciad (Trances of Bouboul) del 1983, Koons con Art Magazine Ads (1989), Basquiat con Untitled (1983) e Bertoglio con Grace Jones e Madonna (1983), solo per citarne alcuni.

In mostra con 36 opere e 38 polaroid Andy Warhol che, dopo essere stato vittima nel 1968 di un terribile attentato, proprio all’inizio degli anni ‘80 torna al centro della vita artistica e sociale di New York realizzando alcuni tra i suoi cicli più interessanti presenti in mostra come Shoes, Hammer & Sickle, Camouflage, Lenin, Joseph Beuys, Vesuvius, Knives.
Tra pubblicità, commercio, beni di consumo - dai Duty Free ai Levi’s Jeans - il nuovo Andy guarda ancor di più al modo della comunicazione e dei media, avvicinandosi così alla nuova generazione di giovani artisti degli anni ’80 che in lui hanno visto un anticipatore, un vero e proprio guru.
Trasformando in arte i feticci dell’immaginario collettivo americano e anticipando l’instaurarsi del potere dei mass media, Warhol rese icone i personaggi dello star system e i simboli del consumismo: Liza Minelli, Marilyn Monroe e Mao accanto a Campbell’s Soup, Brillo Boxes e il Dollaro, tutte presenti in mostra a Bologna.

La mostra Warhol&Friends. New York negli anni ’80 vede il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Bologna, è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia e curata da Luca Beatrice.

L’iniziativa è sostenuta da Generali Italia attraverso Valore Cultura, il programma per promuove l’arte e la cultura su tutto il territorio italiano e avvicinare un pubblico vasto e trasversale - famiglie, giovani, clienti e dipendenti - al mondo dell’arte attraverso l’ingresso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi e attività di divulgazione artistico-culturali con lo scopo di creare valore condiviso.
La mostra vede come special partner Ricola, sponsor tecnico Trenitalia e radio partner RDS.L’evento è consigliato da Sky Arte HD.Il catalogo è edito da Arthemisia Books. Per info www.palazzoalbergati.com