Fondazione Museo del Tessuto di Prato: 23 marzo - 22 settembre 2024  WALTER ALBINI. IL TALENTO, LO STILISTA


febbraio 2024 - Con la grande mostra Walter Albini. Il talento, lo stilista, a cura di Daniela Degl’Innocenti ed Enrica Morini, la Fondazione Museo del Tessuto di Prato dal 23 marzo al 22 settembre 2024 rende omaggio al genio dello stilista e pioniere assoluto del Made in Italy Walter Albini (1941-1983), a poco più di quarant’anni dalla sua prematura scomparsa.
Walter Albini. Il talento, lo stilista vuole offrire una rilettura di tutto il percorso professionale di un protagonista della moda italiana tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Ottanta, nata da un lungo lavoro di ricerca condotto dalle curatrici allo scopo di delineare un ritratto dello stilista, per molti quasi sconosciuto.
Per la prima volta la mostra affianca a materiali grafici – disegni, bozzetti, schizzi, fotografie, riviste di moda e documenti d’archivio – moltissimi abiti, accessori e tessuti spesso inediti e mai esposti, permettendo così di ricostruire l’intera storia creativa di Albini, dalle prime esperienze come illustratore e disegnatore di moda alle ultime collezioni degli anni Ottanta.

Punto di partenza per la realizzazione del progetto è stata la Collezione Walter Albini del Museo del Tessuto, acquisita grazie a una cospicua donazione di Paolo Rinaldi, collaboratore di Albini, pervenuta tra il 2014 e il 2016: un patrimonio che comprende oltre 1.700 oggetti tra bijou, bozzetti, disegni, fotografie, documenti, libri, abiti e tessuti appartenuti allo stilista, che documentano gli interessi, la creatività e la grande capacità progettuale dello stilista.Arricchiscono il progetto espositivo anche importanti prestiti provenienti da istituzioni pubbliche. dai prestatori privati e da celebri fotografi che hanno dato accesso ai loro archivi per la mostra e il catalogo .
Fondamentale per l’attività di ricerca è stata la collaborazione con l’Archivio storico Camera Nazionale della Moda Italiana conservato presso l’Università Bocconi di Milano oltre all’importante patrimonio documentario su Walter Albini conservato presso lo CSAC di Parma.
La mostra si snoda in tutti gli spazi del museo su una superficie di oltre 1.000 metri quadrati e, parallelamente alla carriera da stilista, approfondisce anche altri aspetti dell'estro creativo di Albini, come la passione per il teatro, per il cinema e per il design di interni.
Nella sala delle collezioni storiche al piano terra saranno ripercorsi gli anni della formazione, dagli esordi come disegnatore per riviste di settore alle collezioni unitarie, passando per le collaborazioni con Baldini, Krizia, Billy Ballo, Cadette, Paola Signorini, Princess Luciana, Glans, Annaspina, Cole of California, Ideacomo, Montedoro, Diamant’s, Misterfox, Sportfox, Basile, Callaghan, Escargot (dal 1959 al 1972).
Al piano superiore, vengono presentate le creazioni a marchio WA presentate a Londra, Venezia e Roma tra il 1973 e il 1974, e capi della seconda linea Misterfox.
Infine, nell’ultima sala espositiva del primo piano trovano spazio gli anni da 1975 al 1983 con l’Alta Moda, le collezioni realizzate in collaborazione con Trell, Mario Ferrari, Lanerossi e Lane Grawitz.
Walter Albini. Il talento, lo stilista, la cui importanza è attestata dal patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana, si completa con un ricco catalogo edito da Skira, curato da Daniela Degl’Innocenti e Enrica Morini e corredato da contributi che ricostruiscono le sfaccettature della figura di Albini. Accanto ai saggi delle curatrici Daniela Degl'Innocenti, storica del tessuto, conservatrice del Museo del Tessuto e Enrica Morini storica della moda, docente all'Università IULM di Milano, il volume raccoglie gli interventi di Paolo Volontè, sociologo, professore associato al Politecnico di Milano; Antonio Mancinelli, giornalista professionista e docente universitario; Margherita Rosina, storica del tessuto e curatrice; Bianca Cappello, storica del gioiello, docente e curatrice di mostre; Samuele Magri, storico della moda e docente universitario; Lucia Miodini, responsabile Sezione Media e Moda, CSAC, Università degli Studi di Parma; Alberto Zanoletti, giornalista di moda e design, docente di Styling alla Naba Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e Roma; Elena Gipponi, ricercatrice in Cinema, Fotografia e Televisione all'Università IULM di Milano; Valentina Garavaglia, storica del teatro e dello spettacolo, professore ordinario presso Università IULM di Milano.
Conclude il volume un’appendice documentaria sulle società che hanno interessato il percorso professionale dello stilista, curata da Michela Taloni, ricercatrice in ambito storico.
La mostra inaugura la programmazione culturale della Fondazione per l’anno 2024 e conferma ancora una volta l’importante ruolo del Museo del Tessuto di Prato nella valorizzazione del patrimonio tessile e moda italiano.
Nato nel 1975, il Museo del Tessuto è oggi il più grande centro culturale d’Italia dedicato alla valorizzazione dell’arte e della produzione tessile antica e contemporanea, portando avanti la memoria di una tradizione insita nella città di Prato fin dal Medioevo.
Fondazione Museo del Tessuto
Via Puccetti 3, Prato
www.museodeltessuto.it