FILOSOFIA ANALOGICA, IPNOSI, COMUNICAZIONE NON VERBALE PER GESTIRE IL RAPPORTO TRA EMOTIVITÀ E RAZIONALITÀ

 

 

giugno 2015 – Si è concluso con successo il Convegno “Ipnosi ieri… oggi… domani” organizzato per celebrare i 50 anni di studi condotti da Stefano Benemeglio sulle Discipline Analogiche. Grande partecipazione, tante novità e un programma intenso hanno caratterizzato l’evento, valido anche come credito formativo per il percorso di analogista, una figura professionale di supporto e aiuto che applica i principi delle Discipline Analogiche a differenti ambiti delle scienze umane: dalla comunicazione aziendale alla psicoterapia e dal marketing alla medicina. 

Corposo il programma del Convegno, che ha percorso le tappe salienti dell’ipnosi benemegliana e delle Discipline Analogiche a partire dagli anni 60, fino ad annunciare le nuove scoperte e le prossime sfide di una disciplina in continua e dialettica evoluzione. Una scienza al passo con i tempi, per soddisfare sogni e bisogni dell’Uomo. 

Durante i tre giorni dei lavori, un pubblico numeroso e attento ha seguito con grande partecipazione l’alternarsi di lezioni teoriche e dimostrazioni pratiche tenute da Stefano Benemeglio, tutte finalizzate alla decodificazione della comunicazione non verbale dell’inconscio e a una migliore comprensione del comportamento umano. Un passo indispensabile una gestione equilibrata del rapporto tra pensiero razionale ed emotività. 

Il Convegno è iniziato con la proiezione di filmati degli anni ’60, ’70 e ’80: un’occasione unica per ripercorrere, insieme a ospiti d’eccezione come Giucas Casella e il mago Alexander Elio De Grandi, le fasi evolutive dell’ipnosi, da fenomeno spettacolare e mediatico a strumento di benessere, il cui impiego si è rivelato molto utile anche in ostetricia, anestesiologia, chirurgia e odontoiatria.

La proiezione di filmati tratti da trasmissioni televisive del passato ha evidenziato la percezione spettacolare che ha reso popolare l’ipnosi. Commentati con aneddoti e ricordi dal professor Benemeglio, che a sua volta fu ospite di trasmissioni di successo come “Bontà loro”, i filmati hanno evidenziato l’approccio innovativo e originale dell’ipnosi benemegliana, orientata alla decodificazione del linguaggio non verbale dell’inconscio. 

Ancora oggi, l’originalità di questo approccio è il punto forte delle Discipline Analogiche che nel corso di 50 anni di studi si sono arricchite di un corpo teorico e sperimentale. È nata così una nuova scienza del benessere, basata su principi definiti e su una precisa metodologia che è possibile insegnare e apprendere per risolvere problematiche esistenziali e comportamentali che nell’Uomo hanno genesi e soluzione. E in quest’ottica la decodificazione del linguaggio non verbale indispensabile per una comunicazione profonda ed emozionale è la chiave d’accesso alla soluzione di problemi che altrimenti non sarebbe possibile conoscere e decomprimere. 

Costruisci il tuo futuro! è l’esortazione delle Discipline Analogiche che, credendo nelle grandi potenzialità di ogni essere umano, esortano a liberarsi da paure e blocchi in modo da gestire al meglio le proprie emozioni. Poiché solo quando le esigenze e i bisogni della ragione coincidono con i sogni e le emozioni dell’inconscio è possibile ottenere qualsiasi risultato e ciò in armonia con sé stessi e in una condizione di libertà, salute e felicità. E con le Discipline Analogiche TUTTI possono dialogare con il proprio inconscio e con quello delle altre persone attraverso tecniche di linguaggio non verbale e di ipnosi dinamica che si possono apprendere grazie a un percorso formativo, personale e professionale, che si concretizza nella figura dell’analogista. 

Con le Discipline Analogiche il futuro è d’oro, assicura Stefano Benemeglio, poiché se è vero che non si muove foglia che l’inconscio non voglia è altrettanto vero che dialogare con l’inconscio è possibile e indispensabile; solo parlando direttamente con la parte più profonda di una persona si possono sentire le risposte dell’anima, delle emozioni, della sofferenza e ciò senza che la parte cosciente e razionale, abituata a difendersi da tutto e da tutti, blocchi questa comunicazione vitale che nasce dal bisogno universale di amare. Perciò, apprendere come decodificare il linguaggio non verbale con cui l’inconscio comunica in ogni istante gradimenti e rifiuti, bisogni ed esigenze profonde, turbamenti e blocchi, offre la possibilità di conoscere la propria sfera emotiva e di negoziare con essa per ripristinare l’armonia tra le istanze della ragione e quelle dell’inconscio. Un passo indispensabile sia per rendere possibile una gestione equilibrata del rapporto tra pensiero razionale ed emotività sia per raggiungere la realizzazione di se stessi ovvero la felicità”.

 L’obiettivo di ogni creatura umana, prosegue Benemeglio, è infatti la felicità. E l’uomo è felice solo se persegue i propri sogni in libertà ed è in pace con la propria coscienza e la propria dignità. Un bene quest’ultimo non negoziabile, anche a costo della vita. Così, spesso dall’infelicità deriva anche la malattia. Insomma, la felicità coincide con il bene, la salute, la libertà, la dignità e la vita. Al contrario l’infelicità corrisponde al male e genera la malattia fino a condurre alla collisione tra dignità ed emozioni e anche alla morte. E oggi le Discipline Analogiche si arricchiscono di un nuovo campo di analisi, la Fisio-analogia, che studia e sperimenta il continuo e dialettico rapporto mente-corpo che regola anche lo stato di salute e di malattia”. 

L’esperimento: quando l’ipnosi vince la paura del vuoto. A tenere alta l’attenzione dei numerosi partecipanti al convegno “Ipnosi ieri… oggi….domani” è stata anche l’applicazione da parte del professore Benemeglio di tecniche di ipnosi che, grazie alla partecipazione di volontari scelti nel pubblico che affollava la sala, hanno portato alla soluzione di problemi della sfera emotiva come quello di una giovane donna sofferente di acrofobia, il terrore del vuoto e dell'altezza che si manifesta con vertigini, nausea, sudorazione, ansia e paura. Nel caso specifico, interrogando l’inconscio è stato possibile risalire all’origine del problema che, causato da un trauma sessuale avuto dal soggetto all’età di 15 anni e poi rimosso dalla parte razionale e logica, è stato decompresso in una seduta di 15-20 minuti. Infine, la donna invitata a provare su se stessa gli effetti dell’altezza ha confermato una notevole riduzione del problema e, in alcuni casi, la sua scomparsa. 

Fondate dal Professore Stefano Benemeglio, le Discipline Analogiche si propongono di contribuire allo sviluppo del potenziale umano del singolo individuo e al recupero della qualità della vita. Riconoscendo l’importanza e l’influenza della sfera inconscia nel comportamento umano, la prassi analogica divulga conoscenze acquisite in 50 anni di Studi sui dinamismi dell’inconscio e sulle modalità di comunicazione con esso al fine di operare un riequilibrio personale, sciogliere le conflittualità con se stessi e comunicare meglio anche con gli altri. L’Università Popolare "Stefano Benemeglio" delle Discipline Analogiche (U.P.D.A.) diffonde la conoscenza e la metodologia delle Discipline Analogiche che rendono possibile una migliore gestione delle relazioni interpersonali private e professionali. Promuove inoltre la ricerca, quale strumento di teorizzazione nei diversi campi di applicazione della Filosofia Analogica come nuova filosofia di vita e fondamento delle Discipline Analogiche e organizza Master, Conferenze, Seminari e Laboratori di ricerca. www.upda.it