1992-2022 Azienda Agricola Luigi Boveri celebra le sue prime 30 vendemmie


aprile 2022 -Trent’anni d’esperienza, coraggio e fatica per una famiglia del vino che, assieme ad altri produttori pionieri, ha fatto la storia dei Colli Tortonesi, senza rendersene conto. L’azienda vinicola Luigi Boveri festeggia nel 2022 questo importante traguardo con due nuove etichette celebrative numerate in Edizione Limitata, il Filari di Timorasso Colli Tortonesi Doc 2015 e il Vignalunga Barbera Colli Tortonesi Doc 2015, che ne testimoniano la storia e la passione per il proprio territorio. L’uscita delle due etichette celebrative è prevista per maggio 2022.
“Se mi guardo indietro, non riesco a credere a quanto sia cambiata l’immagine del nostro territorio, i Colli Tortonesi, in Italia come nel mondo”. Nelle parole di Luigi Boveri c’è tutta l’emozione e l’orgoglio di chi non ha mollato mai, credendo nella rinascita di questa zona del Basso Piemonte, in provincia di Alessandria, che fino agli anni Novanta era considerata la Cenerentola della regione. Con Luigi e la moglie Germana Ciccotti, anche i figli Francesco, Matteo e Sara, la seconda giovane generazione, che si affaccia già al mondo del vino.
L’azienda agricola di Costa Vescovato, di proprietà della famiglia Boveri, produce vino, cereali e foraggio dalla seconda metà del Settecento, ma è con l’arrivo di Luigi, che il metodo e la produzione vengono completamente rivoluzionate.
“Alla fine degli anni Ottanta, appena ventiquattrenne e già fidanzato con Germana, feci un’esperienza in una grande azienda di consulenza agraria, che mi cambiò la vita. Capii che dovevamo specializzarci nella produzione vinicola, che il vento stava cambiando nel mondo del vino, e non potevano più produrre anche cereali e foraggio”.
Fu un salto nel vuoto per Luigi, in un periodo storico complesso, dove lavorare la terra era considerato poco redditizio, e l’enologia italiana usciva danneggiata dallo scandalo del metanolo. Eppure, proprio da quel periodo venne segnata una riga tra il prima e il dopo. “Da quegli anni è cominciata l’enologia che piace a me, quella dei vignaioli. Non il vino del “contadino”, malfatto, non solo quello industriale. Iniziava una nuova Era, quella del vino fatto da un artigiano della terra”.

Nel 1992 Luigi e Germana producono la prima etichetta, appena 2000 bottiglie di Cortese, il Vigna del Prete. Luigi rimane ancora per un anno nell’azienda di consulenza, finché il richiamo della terra diventa troppo forte. “Mi licenziai. Ebbi tutti contro, mi davano del matto, eccetto due persone: mio padre Leopoldo, un uomo che si era già dimostrato un innovatore (è sua la prima pigiadiraspatrice della zona negli anni Cinquanta, N.d.R.), e mia moglie Germana, che finanziò parte della mia impresa, e senza la quale non sarei arrivato fin qui”.

Per i primi anni si affidarono al langarolo enologo, che diede a Luigi Boveri una visione ampia sulla qualità e serbevolezza dei vini. “Ogni 15 giorni andavo da lui, ma non parlavamo dei miei vini, perché mi diceva che non ero ancora pronto. Così mi faceva assaggiare i migliori vini di Langhe e di Francia. Sono stati momenti preziosi, dove ho imparato tantissimo. E soprattutto ho capito, dove volevo andare”.
La filosofia: “Il vino si fa in vigna. Quando l’uva arriva sana in cantina, dobbiamo essere solo bravi a non rovinarla”. È Luigi Boveri a seguire tutte le fasi della produzione vinicola, dalla cura delle vigne, alle pratiche di cantina fino all’imbottigliamento. “I vini che mi piace fare? Quelli onesti e sinceri, che rappresentano il nostro territorio. In cantina usiamo il cemento per i rossi, che hanno bisogno di respirare, piuttosto dell’acciaio che tende a ridurli. Per i rossi da evoluzione ovviamente il legno, ma a patto che si scelga di dar loro tempo. Per i bianchi l’acciaio, eccetto la nostra Edizione Limitata Filari di Timorasso 2015, che abbiamo lasciato in bottiglia per sette anni. Il tempo è un lusso”.
La compagna di una vita. “Abbiamo cominciato da zero, non avevamo davvero niente. L’azienda agricola non perdona, quando lei chiama tu devi esserci, tanto che abbiamo persino dovuto cancellare la Luna di Miele. Poi sono arrivati i figli: ci siamo presi cura anche di loro, e dei nostri anziani. In questi trent’anni abbiamo lavorato duramente, ma rifarei tutto daccapo”. Germana Ciccotti, moglie di Luigi, è tra le artefici del successo di quest’azienda. Germana si occupa della parte amministrativa, commerciale e del marketing: è l’anima dell’azienda. “L’atto più vero, onesto e rivoluzionario di un vignaiolo? “Fare politica” attraverso la produzione di ottimi vini, che sappiano raccontare e promuovere un territorio”.
La seconda generazione. Sono i giovani della famiglia Boveri, che si sono già affacciati alla produzione vinicola. Francesco, il figlio maggiore che studia alla Facoltà di Enologia a Pisa e che vuole fare esperienza all’estero, prima di ritornare a lavorare in famiglia. Matteo che sta facendo studi in Agraria e tra i figli che ama di più stare in vigna, esattamente come il padre Luigi. Sara, che studia Scienze Umane a Tortona, che ha una grande, viscerale passione per il calcio.
L’azienda agricola è composta da 28 ettari vitati su terreni suddivisi nel comune di Costa Vescovato, 18 ettari a bacca rossa, 10 a bacca bianca.
Nei 18 ettari di uva rossa sono prodotti Barbera (13 ha), Bonarda (2 ha), Dolcetto (2ha) e Croatina (1 ha), allevati a guyot su terreni argilloso calcarei (70%) e marnoso calcarei (30%). Tutti i vini prodotti da queste uve prendono il nome dei vigneti: Vignalunga, Poggio delle Amarene, Boccanera e Cassasa.
Nei 10 ettari a bacca bianca sono prodotti il Timorasso (6 ha), il Cortese (3 ha) e il Moscato (1 ha). I terreni sono per l’80% marnoso calcarei e il 20% argilloso calcarei.
La nuova sala di degustazione. Inaugurata a maggio sarà il nuovo luogo d’incontro di tutti i winelover in cerca di vini territoriali. Ampia oltre 120mq, più 50mq di terrazzo, può accogliere 50-70 persone a sedere, un centinaio in piedi. Luigi Boveri: “La nostra idea per questa sala degustazione è una sorta di "Boveri incontra, perché vorremmo contaminare il nostro mondo con altre realtà. Ci sarà una cucina a vista per ospitare chef. Ci tengo a precisare che non sarà un ristorante, ma il focus resterà sempre il vino”. Una prosecuzione naturale di quanto abbiamo fatto in tanti anni nella nostra cantina.

 

 

 

L’AZIENDA AGRICOLA BOVERI IN PILLOLE
Anno fondazione: 1992
Ettari vitati: 28 ha.
Numero bottiglie prodotte: 90mila di cui Boccanera 35mila, Terre del Prete 15mila, Poggio della Amarene 5mila , Vignalunga 3mila, Sensazioni 3mila, Derthona 15mila, Filari di Timorasso 5mila, Casassa 4mila, Rosato 4mila, Moscato 3mila.
Distribuzione vigne: gli ettari vitati sono suddivisi in tre comuni, tra Costa Vescovato, dove c’è la maggiore estensione vitata, più 1 ettaro a Carezzano (paese di Luigi Boveri) e 5 ettari a Villamagnano. Questi due comuni sono confinanti con Costa Vescovato, quindi ci si sposta da una vigna all'altra senza accorgersi di cambiare comune.

Etichette celebrative in Edizione Limitata: Filari di Timorasso Colli Tortonesi Doc 2015 e il Vignalunga Barbera Colli Tortonesi Doc 2015
Altri vini esclusi i vini di punta: 8 etichette, 2 bianchi (Derthona e Vigna del Prete), 5 rossi (Boccanera, Poggio delle Amarene, Casassa e Sensazioni) e 1 rosato.

Azienda Agricola Boveri Luigi

VIALE XX SETTEMBRE, 6 Costa Vescovato (AL)

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.boveriluigi.com