Con il FAI  a Villa Della Porta Bozzolo: una giornata unica al mondo!

 

Varese- Immerso nel tranquillo paesaggio della Valcuvia, valle prealpina nell'entroterra lombardo del lago Maggiore, si trova l' elegante complesso Villa della Porta Bozzolo, andato ampliandosi nei secoli attorno all'originario nucleo cinquecentesco.I Della Porta, famiglia di proprietari terrieri di provenienza notarile presenti a Casalzuigno almeno dal XV secolo, nella seconda metà del Seicento trasformarono la residenza in "villa-fattoria", con l'aggiunta di un nuovo edificio organizzato attorno a una corte d'onore e affacciato su un giardino all'epoca ancora molto modesto.

Nella prima metà del Settecento la dimora venne ulteriormente trasformata in raffinata residenza di rappresentanza, anche grazie ad uno scenografico parco ed alle preziose decorazioni ad affresco degli interni, volute da Gian Angelo III.Estintosi il casato e dopo alcuni passaggi di proprietà, l'intero patrimonio passò nel 1877 al senatore Camillo Bozzolo, insigne medico e attivo patriota, che progettò numerosi lavori e migliorie per la buona conservazione della casa, edificando anche una scuderia e il villino del custode.Dai Bozzolo, dopo un periodo di abbandono e spoliazioni, nel 1989 il complesso venne infine donato (ad eccezione di pochi alloggi, rimasti in usufrutto alla famiglia) al FAI,che ha potuto realizzare gli interventi necessari per l'agibilità e l'apertura al pubblico del bene. Negli ultimi anni, inoltre, il FAI ha eseguito importanti interventi strutturali, riguardanti in particolare il restauro delle facciate minori e il recupero dei rustici, alcuni dei quali adibiti a spazi espositivi o convertiti in locali per manifestazioni e ricevimenti.

L'attuale struttura della Villa, basata sul tipico impianto a "U" intorno a una corte d'onore, è articolata su due piani e risale ai primi anni del Settecento, periodo in cui furono realizzati consistenti lavori che interessarono sia la parte cinquecentesca del complesso che l'ala ampliata alla fine del Seicento.Agli interni, ideati da Antonio Maria Porani insieme al committente Giovan Angelo III, lavorarono i pittori milanesi Salvione e Bosso realizzando uno dei cicli decorativi più sofisticati e unitari del Settecento Lombardo, di cui il salone centrale e la lunga galleria al piano nobile sono un eloquente esempio.Negli affreschi si alternano temi di natura religiosa, soprattutto negli ambienti a carattere privato, e scene profane ispirate ai temi più aulici dell'antichità classica nei saloni di rappresentanza.Le raffinate decorazioni, ad affresco e a tempera, sono per lo più ispirate a soggetti floreali.Sia gli esterni della Corte d'onore che le pareti, le porte e le volte delle sale sono inoltre riccamente affrescate con trompe l'oeil di stampo architettonico rococò, secondo l'estetica barocca del "meraviglioso", la finzione che inganna la realtà.Tra i locali più suggestivi ricordiamo al piano terra il salone da ballo, la sala da pranzo, originariamente utilizzata come cappella, e le due cucine: quella seicentesca (la cosiddetta "Caminata", uno degli ambienti più antichi dell'edificio) e quella settecentesca.Gli interni conservano ben poco del ricco arredo originario, trafugato nel corso degli anni. Tra le poche eccezioni si possono annoverare i magnifici letti a baldacchino collocati nelle camere del piano nobile, risalenti al XVIII secolo e ricoperti da preziosi tessuti coevi, e l'arredo ligneo dello studio.Numerosi arredi e opere d'arte dal XVII al XIX secolo, frutto di donazioni al FAI, sono stati ora allestiti nelle stanze, con l'intento di offrire una corretta interpretazione dell'originaria atmosfera domestica.

 

La creazione del complesso dei rustici  di Villa Della Porta risale alla prima metà del '700: si tratta di due edifici gemelli di semplice architettura - uno dei quali andò ad inglobare l'imponente torchio, oggi tra i più grandi della Lombardia, e alcune costruzioni rurali risalenti al XVI secolo - attrezzati per la raccolta e la lavorazione dei prodotti della campagna (fagioli, ceci, lenticchie, segale, avena).

Nella Villa, sorta nel ‘500 come dimora di campagna, si possono ancora visitare i locali adibiti ai lavori agricoli. Un’occasione anche per i più piccoli per poter vedere i grandi ambienti e gli strumenti agricoli utilizzati all’epoca: il grande torchio da uva, la macina da olio, la ghiacciaia, la grande cantina, la stalla, le rimesse per gli attrezzi, il lavatoio e la filanda.

Lo splendido parco della Villa Della Porta Bozzolo, scenografico giardino all'italiana offre interessanti scorci prospettici e belvederi. Sviluppato in lunghezza, dal basso verso l'alto, la passeggiata inizia dal lungo viale di accesso e risale dolcemente la collina fino al culmine del colle che domina la vallata e la proprietà. Da lassù si ammira una bella vista panoramica sulla Valcuvia e le colline circostanti.Percorrendo il centro del parterre, al termine del viale delle querce, si incontra un elegante cancello, sormontato da quattro statue raffiguranti le stagioni. Qui vi è l’accesso al Giardino Segreto e all’ombroso viale di tigli, un luogo appartato e privato dove ritirarsi in solitari pensieri in compagnia del dio della poesia e della musica.

La passeggiata è ideale anche per i bambini: il giardino è "ricco di stimoli", privo di zone pericolose o nascoste e la passeggiata non è particolarmente impegnativa. In primavera il giardino si riempie di rose e fiori dalle tinte più varie.

I visitatori potranno concedersi una pausa presso il ristorante “Il Baco da Seta” situato all'interno del Parco della Villa e nell’ampio dehors estivo. Creatività e originalità si fondono con la cucina tipica del territorio per dare vita a piatti unici e sfiziosi.Nel bookshop della Villa si possono trovare prodotti selezionati di origine territoriale, letteratura specialistica e narrativa, giocattoli colorati per i bambini. Acquistare nel bookshop è un’altra modalità per sostenere il FAI.

Orari di apertura e info utili :Villa Della Porta Bozzolo viale Camillo Bozzolo, 5 21030 Casalzuigno (Varese)T. 0332 624136 Fax 0332 624748 www.fondoambiente.it  E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.