Alla scoperta dei siti UNESCO delle Fiandre


giugno 2016 - Dai Belfort, le torri campanarie che delineano con i loro diversi stili architettonici lo skyline delle città, ai beghinaggi, un tempo dimore delle beghine e oggi luoghi ricchi di atmosfera e tappa imprescindibile per chiunque visiti le Fiandre. E ancora dai palazzi dell’Art Nouveau ai centri storici e le piazze. Che si tratti di Bruges, Bruxelles, Gent, Lovanio, Mechelen, tutte le città delle Fiandre hanno trovato un posto nella lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Non è da meno Anversa che in questa lista annovera un vero e proprio gioiello: il Museo Plantin Moretus, dedicato alla storia della Stampa dal ‘500 ad oggi.
A fare da cornice al racconto di una invenzioni più straordinarie di tutti i secoli, è il suggestivo palazzo che fu un tempo residenza dell'editore Christophe Plantin e del genero Jan Moretus, primi stampatori a lavorare su scala industriale. Ben 440 anni dopo, la loro casa e il loro atelier sono ancora intatti e offrono a chi visita il museo una suggestiva esperienza a ritroso nel tempo: una delle più antiche presse da stampa, manoscritti, stampe
originali sono alcune delle chicche del museo, reso unico dalla collezione d’arte che comprende ritratti di Rubens. La straordinarietà del luogo non è certo sfuggita all’UNESCO che ha annoverato il Plantin – Moretus – primo museo al mondo – nella prestigiosa lista del Patrimonio Mondiale.
30 settembre 2016 è la data da segnare in agenda. Quel giorno il Plantin-Moretus dopo una breve chiusura estiva per restauro, riaprirà le sue porte al pubblico con alcune novità che vanno dalle proiezioni di film, passaggi sonori e interazione con gli spazi, in un’esperienza che coinvolge i 5 sensi.
Informazioni pratiche: Museum Plantin – Moretus; 22, Vrijdagmarkt - 2000 Anversa www.museumplantinmoretus.be Orari: martedì - domenica h 10 - 17.

Chiusura per restauro dal 30 maggio al 29 settembre 2016. Ingresso: 8 euro. Ingresso gratuito l’ultimo mercoledì del mese
Foto: Museum Plantin-Moretus © Antwerpen Toerisme en Congres